venerdì 31 maggio 2013

Progetto Battaglietta

Domani e Domenica una rappresentanza della nostra Associazione prenderà parte al primo round del  "Progetto Battaglietta". Seguiteci su questi schermi per ulteriori news.


Mostra Fotografica Grotta di Carburangeli - Foto de "Le Taddarite"

Nella splendida cornice del Castello di Carini sono in esposizione fino al 2 giugno le fotografie scattate all'interno della grotta di Carburangeli. Ieri una rappresentanza abbastanza numerosa del nostro gruppo ha potuto ammirare gli scatti del nostro amato Marco, alcuni dei quali si sono potuti riconoscere con soggetti...alle volte troppo fieri e alle volte troppo umili.





lunedì 27 maggio 2013

25 Maggio 2013 – Like the Salmons



Sarà che ho rotto un pò troppo i cabbasisi con domande e osservazioni indesiderate, sarà che ho fatto la testarda-lamintusa-grevia-scucivola (io?????) fatto sta che mi attocca anche stavolta  scrivere la relazione! E che dobbiamo fare?!
Gli ingredienti principali della giornata sono: 6 speleologi, 2 trapani, 1 corda dinamica, 1783,6 moschettoni e anelli, fix e spit q.b.. Ovviamente Mr. V, che si sa, ci tiene all'effetto sorpresa, non ha voluto rivelare la destinazione, neanche dopo qualche timida e legittima domanda!
Ci mettiamo in marcia e, superato anche Terrasini, le mie elucubrazioni mentali vanno a farsi benedire...così mi arrendo e attendo rassegnata che il destino ci si presenti sotto forma di qualcosa di non ben identificato. E finalmente eccolo, da lontano si vede un buco sulla parete, abbastanza grande e sembra anche di facile accesso, se non fosse per la "recinzione" di reti arrugginite.
Con un pò di fortuna incontriamo gli autoctoni che, dopo una simpatica chiacchierata (mancavano solo the e biscottini), ci lasciano posteggiare lì vicino. Prima di incamminarci in direzione di "quel buco" vinco il mio sacco trapano (fedelissimo come sempre)...e pensare che stava per finire in mano a Riccardo!
L'attesa però si prolunga ancora un poco perché prima di andare verso "quel buco" facciamo tappa in un altro buco, piccolo e palesemente disturbato dall'attività umana. Insomma, volendo usare il gergo scientifico, proprio lario! Dopo aver fatto il rilievo e qualche foto, abbandoniamo questa povera vittima e finalmente raggiungiamo il luogo X che, taa daaaaaan, non è un buco!...non saprei descriverlo bene, ma un tempo doveva essere un ingresso piuttosto ampio di una grotta ed oggi, dopo il crollo della porzione posteriore, quello che rimane è un arco.
Svelato il mistero Mr. V assegna i compitini: Riccardo e Lombrellone cominciano una risalita lungo la parete interna dell'arco mentre a me tocca inventarmi una campata. Afferro un pò di materiale e arrivo sul tetto dell'arco, seguita da Mr. V, Lorenza e Fulippo. Mi guardo attorno e faccio il mio bel progettino: traverso qui, doppio attacco lì, un paio di frazionamenti e amen...ma visto che io e la fortuna siamo un pò ai ferri corti trovo la prima difficoltà: ho davanti una parete di salda roccia-pastafrolla!!
Dopo aver tuppuliato un centinaio di volte col martello trovo un paio di punti buoni. Il primo buco spetta a Mr. V che vuole provare il suo leggerissimo, piccolissimo e moscissimo trapano nuovo. Dopo di che mi lascia le redini e continuo col secondo buco...ma proprio moscio sto trapano! Adesso posso cominciare a scendere e cercare il punto per il frazionamento.
Stessa tiritera, tuppulio a destra e a sinistra, giù e su, in mezzo alle fresche frasche e finalmente trovo il punto perfetto proprio in mezzo alle pampine di una palma nana...comodo, no??!! Comincio a trapanare e ...no! non comincio a trapanare...perché il moscissimo trapano di Mr. V è anche scarichissimo...e quindi, evviva! , passo in modalità pianta-spit.
E nel frattempo, sentendo quei due trapanare (con un VERO trapano) per fare la risalita, cresce dentro di me "l'invidia del trapano". Trapano o non trapano, dopo aver creato un paio di bellissimi frazionamenti (così belli che gli avrei quasi dato un nome!) torno a toccare terra, con immensa gioia della mia gamba destra che avevo smesso di sentire da un pò di tempo! Scongiurata la cancrena, mentre Fulippo e Lorenza imparano a piantare spit, Mr. V mi mostra come si usano nut e chiodi per l'arrampicata... ma voi siete folli se pensate di farmi appizzare ad uno di quei cosi!!
Quando arrivo giù vedo che i ragazzi sono a buon punto con la risalita, anche se Riccardo, che aveva appena finito di montare un attacco, aveva l'espressione da gatto con gli stivali: "posso scendere?? ho fame...". E pausa pranzo sia!
Qua devo fare una piccola parentesi e cazziare una delle nostre new entry per essersi presentata con dei toast con la nutella non a norma, addirittura si parla di microgrammi di nutella!
Per maggiori informazioni rimando al nostro sito (legge n°8). Chiudo la parentesi con la speranza che non si verifichino più situazioni tanto incresciose!!
Finita la pausa pranzo Fulippo e Lorenza fanno un pò di sali e scendi, mentre a me tocca cimentarmi nella risalita...e allora trapano in spalla e scalette appizzate comincio a salire, confusa e perplessa. Sotto l'occhio vigile di Mr. V posiziono le scalette e mi sollevo quanto più posso per fare sto benedetto buco...una parola!
Il mio povero braccio si stanca presto e dopo una serie di suggerimenti (che non riesco a cogliere) per cercare di portarmi più in alto, vado in tilt...dopo vari tentativi andati a vuoto, con il braccio deficiente e la gamba addurmisciuta, raccolgo le ultime forze e finalmente riesco a finire. Monto l'attacco e, con un pò di amarezza nella bocca per aver avuto tutte quelle difficoltà, scendo...
Ma chi fuvu, fuodde??!! Lascio il testimone ai ragazzi mentre io preferisco seguire Fulippo nella sua prima disarmata. Infatti si è già fatto tardi ed è arrivato il momento di smontare tutto. E non si può neanche descrivere quale tecnica contorta ha inventato Mr. V per far disarmare la risalita al povero Riccardino.
Lui avrebbe voluto fare gli occhietti dolci per chiedere pietà ma il suo aspetto ormai è tutt'altro che umano, al massimo fa un pò di impressione, ma niente pietà! Quando finalmente giunge a terra abbandona il portamento e l'espressione da gibbone e libera Lombrellone che fino a quel momento aveva fatto sicura. Adesso è proprio ora di andare, raccogliamo tutto quello che ci appartiene e, con Fulippo che fa da Caterpillar, attraversiamo pietraie e campi di cardi (simpatia al quadrato!) per tornare alla jeep.
Certamente qualcuno sarà soddisfatto, qualcun altro entusiasta, ma dopo aver provato la risalita io rimango in stand by, in attesa di superare questo nuovo scoglio!

(N.d.R. Ci terrei a informare il gruppo che nella sacca d’armo, al fine di evitare l’effetto cocaina per pulire il buco per i fix, c’è un pezzo di catetere vescicale tagliato a misura.)


Notizia di: Nina
Partecipanti: Nina, Riccardino, Lombrellone, Mr. V., Lorenza, Fulippo
Foto di: Mr.V.

giovedì 23 maggio 2013

Settimana Europea dei Parchi - Riserva Naturale Grotta di Carburangeli

In occasione dell'edizione 2013 della Settimana Europea dei Parchi, la Riserva Naturale Grotta di Carburangeli organizza una serie di iniziative finalizzate alla scoperta della cavità tutelata e del Castello di Carini.

Programma:

Da lunedì 27 maggio a domenica 2 giugno 2013

"Il mondo di sotto": attività di visita guidata della cavità tutelata e di educazione ambientale particolarmente dedicata alle scuole elementari e medie. L'iniziativa si svolgerà direttamente presso la riserva naturale (via Geranio, 2 - Villagrazia di Carini – PA), tutte le mattine dalle 9:30 alle 14:00. Ai parteciparti verrà offerto un rinfresco a base di succo di limone di produzione biologica a chilometro zero.

Per informazioni
Ufficio della riserva naturale:
carburangeli@legambienteriserve.it
091 8669797 – 329 8620519

“La Grotta di Carburangeli ed il Castello di Carini – tra mito, storia e scienza”: esposizione di immagini della cavità tutelata (realizzate da M.Vattano - Le Taddarite) e di pannelli informativi e divulgativi sull'ambiente ipogeo e sui miti e leggende che legano la grotta al castello di Carini. La mostra, realizzata in collaborazione con il Comune di Carini, sarà allestita presso la sala attigua al salone delle feste del Castello di Carini e sarà visitabile tutti i giorni dalle 9,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 20,00.

Per informazioni
Castello di Carini:
091 881 5666

(vedi locandina)

Settimana Europea dei Parchi - RNI Grotta di Sant'Angelo Muxaro


Settimana Europea dei Parchi - RNI Grotta di Santa Ninfa

Ci prepariamo per le iniziative della Settimana Europea dei Parchi e per Salvalarte Belice: il 24 maggio nella riserva naturale Grotta di Santa Ninfa!! Vi aspettiamo al convegno sul patrimonio naturalistico della Valle del Belice!
Le iniziative della Riserva Naturale "Grotta di Santa Ninfa" perSalvalarte Belice 2013 e per la Settimana Europea dei Parchi, in collaborazione con il Centro Regionale Recupero Fauna Selvatica, la cooperativa Silene, le associazioni La Poiana e Spazio Libero Onlus!

 

Settimana Europea dei Parchi - RNI Grotta di Entella

Nell'ambito della manifestazione SALVALARTE BELICE ed in occasione della SETTIMANA EUROPEA DEI PARCHI, la Riserva Naturale Grotta di Entella (CAI SICILIA Onlus) organizza una passeggiata sulla sponda sinistra del Lago Garcia e nel Bosco di Petraro fino al capanno per birdwatching della Riserva.
La manifestazione è dedicata al giornalista Mario Francese, ucciso dalla mafia.
Alla fine della manifestazione, che si terrà domenica dalle 9.30 alle 13.00, sarà possibile visitare la vicina Cantina Colletti e degustare i loro pregiati vini rossi, e il Caseificio Pollichino, uno dei pochi produttori della "Vastedda del Belice".

Come arrivare da Palermo: Strada Statale 624 (Palermo-Sciacca); svincolo Poggioreale, Salaparuta, Diga Garcia (km 52 circa); proseguire a sinistra lungo la Strada Provinciale fino all'evidente struttura della Diga Garcia.




domenica 19 maggio 2013

18 Maggio 2013 - Pietra Selvaggia – Monte (San) Pellegrino


Dopo circa due settimane lontana dalla mia prima grotta, mi sveglio alle 6:00 entusiasta, con tanta voglia di incominciare questa nuova avventura.
Questa volta siamo vicino casa. Appuntamento alle 7:30 ai piedi di Monte Pellegrino dove salutiamo il resto della ciurma, sempre frizzante e allegra. Ceres per iniziare lascia, pensando a me, un ricordo “spuTeggiante” sul vetro della macchina di Gabriele, che impreca di risposta in aramaico, con innato talento. Dopo queste solite e amorevoli manifestazioni d’affetto, si inizia a salire verso Monte San Pellegrino (come lo chiama Filippo XD), si posteggia, ci si cambia e si parte alla ricerca della grotta. Abbiamo dovuto fare un pò di salita a piedi, tra rocce e “zecche”, ma una volta arrivati è stato possibile ammirare uno dei primi spettacoli della giornata: un panorama da togliere il fiato… tutta Palermo ai nostri i piedi! Un fiume di strade, suoni, palazzi, persone... e noi? Noi preferiamo guardare questo mondo dall’alto… preferiamo, almeno per oggi, rintanarci nel silenzio, immersi nella natura, riparati dalla roccia… perché a volte è necessario ricordare a noi stessi chi siamo veramente.
Verso le 10:00 iniziamo a scendere. Ben 4 pozzi ci attendono! Il primo pozzo aveva un’uscita molto grande, che dava verso l’esterno, in questo modo durante i 35 metri di discesa potevi guardare il cielo. Questo mi ha fatto pensare a Nina (presente anche se assente) quando alla Zubbia-Camilleri mi disse che “le grotte sono le radici del cielo”; Bhe come darle torto… ! 
Continuando a scendere, passando lungo incredibili strettoie, è stato possibile ammirare cose meravigliose: stalattiti, colonne, concrezioni e disegni fantastici lungo le pareti.
Lo spettacolo più bello però ci è stato regalato ai piedi dell’ultimo pozzo, a circa 170 metri di profondità. Una stanza meravigliosa colma di concrezioni particolari note con il nome di “meduse”, con forma convessa e arrotondata verso l’alto e forma più stretta verso il basso, proprio come meduse o piccoli alberelli. Davvero fantastiche!! I led dei nostri caschi creavano dei giochi di luce spettacolari!
Dopo aver mangiato, scherzato ed essere andati in bagno (:P) verso le 15:00 siamo risaliti. Come dimenticare i colpi di “Suca” che mi arrivano in lontananza da Lombrellone e Ceres o i giochi di corda di Angelo. La risalita è stata davvero stancante e anche molto lunga. Il mio gruppo ha visto nuovamente la “luce” verso le 20:30. Incredibile lasciare Palermo in un modo e ritrovarla in un altro: una città di luci e colori, con la luna che guardava dall’alto.
Vorrei dire tanto cose, ma non sono brava con le parole (forse avete notato!). Ogni volta è sempre più bello... non solo perché vedi cose meravigliose, stacchi dalla vita di ogni giorno, ma anche perché ti senti a casa con un gruppo fantastico che sa divertirti, che sa trasmetterti tanta fiducia e tanta passione per quello che fa. Molti ieri mi hanno chiesto se avessi voluto rifarlo… io rispondevo sempre allo stesso modo: Si, anche 100 volte… anche dopo la salita interminabile, il sudore e la stanchezza! Perché dopo aver finito ti senti talmente soddisfatta da dimenticare tutto il resto.

Grazie ragazzi… e grazie a te Pietra Selvaggia!

Notizia di: Wanda 4x4
Foto di: Lombrellone
Partecipanti: Ceres, Lombrellone, Riccardo, ProvenzAngelo, Sig. Alberto, Marili, Valentina A., Valentina T., Flavia, Filippo, Gabriele, Wanda, Gilda.







mercoledì 15 maggio 2013

13 Maggio 2013 - Cena di Fine corso (DELIRIOOOOOOO!!!!!!!)



Con la cena di fine corso e la consegna degli attestati si conclude ufficialmente questo IV corso di Speleologia di primo livello. Quest’anno la location era veramente senza paragoni, il padrone di casa Filippo, come pure tutti i corsisti non ci ha fatto mancare niente: piscina, ping pong, carne, patate, bruschette, birra, buon vino, tanto pelo e allegria. Con la loro simpatia e determinazione hanno afferrato a pieno lo spirito primo della speleologia: IL GRUPPO!!!
Durante il pomeriggio c’è stato il fatidico momento delirio de “Le Taddarite” in cui ognuno di noi, di sua spontanea volontà, al pari di uno sciame impazzito di taddarite scacazzanti si trovava a spiccare salti, balzi e piroette in piscina, aumentando così la quantità di aerosol nell’aria. Non paghi di ciò, questa marmaglia di trenta esauriti uscivano nuovamente dalla piscina e si rituffavano in acqua, in preda ad un delirio di gioia e eccitazione, ma con la grazie e delicatezza che è propria dei mammiferi volanti. Ed’è nell’istante supremo di delirio che mi sono passate per la testa le parole di un vecchio film di Wenders (dove anche lì si parlava di mammiferi volanti) “…e una volta potersi entusiasmare anche per il male, trasferire su di se dai passanti che vanno tutti i demoni della terra e finalmente, ricacciarli nel mondo!!! ESSERE UN SELVAGGIO.
Adesso, se di Selvaggi vogliamo parlare, inteso come il dizionario intende – di ambiente, persona o animale, che ha carattere primitivo e distaccato (in negativo) dalla civiltà nel senso comune – vorrei dire che ad essere Selvaggi ci troviamo benissimo. Pensando di essere fuori da questa società incravattata quel sabato del fine settimana in cui si torna per una volta ad apprezzare le piccole cose della vita che diamo sempre più per scontate come il buio, la luce, un bicchiere di vino, gli amici conosciuti da poco e le penniche in auto per raggiungere chissà quale buco fangoso e freddo. E se poi la torta si mangia con le mani o con la forchetta non succederà niente, tanto la società ci ha fornito di tutte le cure mediche necessarie a sopravvivere a questo.
E più si continua e più si scende e più si scende più si va in fondo e i metri di corda non bastano mai; ma Vi assicuro che li in fondo non si sta poi così male.
Buona Oscurità,  Le Taddarite svolazzano anche per Voi!!!

Ceres





martedì 7 maggio 2013

05 Maggio 2013 - Abisso del Vento (Sugnu comu u veeeeeentuuuu!!!!!!)

Siamo arrivati anche questa volta alla fine di questo corso: l'Abisso del Vento. Ogni anno questa grotta accoglie i novizzi del mondo sotterraneo e li mette di fronte alle loro paure più grandi, il vuoto e il buio che li inghiotte; ma tutti hanno superato la prova con una forza meravigliosa e stupefacente come non si vedeva da anni, come non si leggevano da anni parole come quelle di Valentina T.:

nn pensavo assolutamente che fare il corso speleo potesse essere una delle più belle esperienze della vita!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

o di Lorenza:

è già da ieri che sento la mancanza dell'attrezzatura e di tutto il gruppo!!! e oggi mi è sembrato strano tornare a casa presto i miss you, oh my speleo! 

o di Valeria:

Non é un silenzio di tristezza ma di pace, é buio che non fa paura .....grotta del vento: meraviglia :-)) non vi libererete di noi e anche se ci volete morti GRAZIE GRAZIE GRAZIE

Grazie a Te Valeria, Grazie a tutta quella marmaglia di scanazzati e cagnoli che vi hanno accompagnato in queste settimane, grazie ai ragazzi di Ragusa e Catania che sempre più spesso ci danno una mano, ma soprattutto grazie ai corsisti di quest'anno, senza di Voi tutto questo non sarebbe accaduto. Mantenete viva tutta questa pazzia chi trasi rintra u cori cu sapuri amari...

Ceres

P.S.
Nella le mie parole non ti esulano da fare la relazione!!!









 

04 Maggio 2013 - Gola Secca

Un piccolo assaggio della giornata di oggi ci è stato dato ieri sera con delle inaspettate e imbarazzanti telefonate da parte di alcuni speleo schiffarati.
Il mattino ci ritroviamo tutti insieme al solito appuntamento in viale delle scienze. Con la macchina ci avviamo verso Isnello sotto le note di ‘’when i’m looking your eyes…’’ cantata con enfasi da Nicola ed accompagnata dalla faccia schifiata, e ormai rassegnata, di Hahnhthohnhyh.  Ciò non esclude che ci sia stata anche una preoccupante effusione omosessuale tra i due.
Tra tante peripezie arriviamo ad Isnello dove ci aspettano gli stessi speleo schiffarati della sera prima, a cui consegno le tanto attese palline di nutella e cocco. Ci prepariamo e ci avviamo verso la forra.

La discesa dei 4 pozzi è stata relativamente tranquilla (ma, inutile dirlo, non sono mancate le battute a doppio senso e il saccheggio di cibo dallo zaino di noi poveri corsisti ad ogni frazionamento)  finchè non siamo arrivati alla fine dell’ultimo pozzo dove ci attendevano Lombrellone e Ponzio.
Il primo faceva volteggiare nell’aria i corsisti come dei salami appesi ad una corda, mentre Ponzio ordinava alla sua ciurma di attaccare le banane-corsisti mentre erano ancora appizzati…


Dopo pranzo la risalita dei pozzi. Sono state tolte scarpe, le fanciulle hanno fatto conoscenza con il principe azzurro e ...all' ultimo pozzo…L’INASPETTABILE!...il nostro caro Leo, l’istruttore che sembrava il più serio tra tutti, ha svelato la sua vera identità! Appena eravamo quasi alla fine della salita del pozzo, eccolo che ci buttava giù!!!
Si ritorna alle macchine, dove finalmente sono state divorate le famose palline ed è nata la nuova coppia di soprannomi: ‘’mani di fata e bocca di lupo”…mah, cose orbe!


Purtroppo si deve ritornare a casa, stavolta tra le note di Max Pezzali e i balletti di Marco ed Hahnhthohnhyh nelle gallerie.
Fare questo corso è stata un’esperienza unica, grazie soprattutto agli istruttori che, proprio col loro modo di fare un po’ matto, in queste tre settimane ci hanno in qualche maniera ‘cresciuto’! vi è stata proprio una metamorfosi…alla prima palestra tremavo, di notte gli incubi, mi dicevo ‘ma cu mu fici fari!!’, e ora sento già la mancanza tutti quanti, non ho più gli incubi ma la notte non dormo lo stesso ;P  mi chiedo dove e quando sarà la prima grotta dopo il corso. E adesso si aspetta domani, l’ultima grotta del corso: l’abisso del vento! Chissà cosa accadrà!!!

Mani di fata (Lorenza)






















American Legend

Il nostro caro Mr.V. è atterato ieri sera a "El Paso"...per chi non è pratico dei film di Sergio Leone diamo un piccolo suggerimento.