giovedì 17 marzo 2011

17-18-19-20 Marzo 2011 - 4 Days 4 Caves

17 Marzo 2011 - Fissettone di Terrasini
Appuntamento ore 09:00 in piazza giotto i primi ad  arrivare siamo io e Silvia subito dopo ci raggiungono Simone, Krì e Marco, saliti in macchina ci dirigiamo  nella zona di Terrasini dove lungo l'autostrada si presenta di fronte a noi un grande “Fissettone” quindi iniziano le domande: << ci sarà qualcosa?>> <<secondo voi continua?>>.  L'unica cosa da fare è quella di indossare il nostro imbrago, caschetto e  inizia l'avventura, dopo circa un ora di salita sotto il sole alle nostre spalle si presenta uno scenario davvero mozzafiato.(guarda foto) Arrivati sul luogo interessato Marco, Simone e Krì iniziano ad armare non certo in modo facile, io e Silvia ci avventuriamo nella ricerca di qualcosa ma per nostra sfortuna non c'era nulla di interessante, solo escrementi di pecora. Decidiamo di tornare in zona “Fissettone”,  iniziamo a ripassare qualche nodo si fanno foto quando cala il silenzio.....................Lombrellone si fa scappare la fotocamera dalle mani un volo di circa 10m….. CALMA CALMA CALMA…  non dico una parola, scendo giù,  raccolgo la fotocamera, provo ad accenderla, MAGIA la fotocamera funziona (mugghiu i prima). Risalgo in postazione siamo pronti per esplorare la nostra fessura ma  non porta a nulla chiude subito, pazienza, la mattinata è passata la prossima volta andrà meglio…

Notizia e Foto : Lombrellone
Partecipanti : Lombrellone, Mr. V., STK, La Gatta, Simone



18 Marzo 2011 - Grotta della Perciata - “Uccellaccio uccellin”
Dopo esserci riuniti a Valdesi più o meno alle 9 e mezza del mattino io, Lombrellone, Ceres e la Baronessa guidati da Mr. V ci dirigiamo verso Monte Pellegrino.
Lasciate le macchine in uno spiazzo, ci incamminiamo all’interno del bosco, dove eccetto l’attraversamento di un campo di piante MOLTO MOLTO spinose, la passeggiata è piacevole  e Marco, nel frattempo, ne approfitta per fare una lezione sulle rocce alla Baronessa.
Arriviamo alla meta che scopriamo essere la “Perciata”. Ai nostri occhi l’entrata della grotta ci appare come un foro di notevole dimensioni circondato per lo più da piante arbustive. Sbirciando all’interno notiamo una sorta di arco dalla quale si scorge della luce esterna, pertanto supponiamo che la grotta abbia due entrate vicine.
Mr. V ci propone di andare a cercare l’altra apertura ma, dopo aver gironzolato un po’ attorno, ci arrendiamo e torniamo senza aver trovato nulla (Lu vidi picchi non ci fidiamo!!!!).
Dopo aver trovato il punto che sembra più adatto per cominciare ad armare, io e Sam facciamo delle prove con il trapano. Così dopo che la baronessa (scopertasi mastra con il trapano) ha fatto un paio di “pirtusi” sulla roccia scelta per la nostra discesa, il lavoro passa a Ceres che continua,  sudando e imprecando, ad armare la parete. Nel frattempo che lui fatica noi ce ne fottiamo e c’è chi mangia, chi fa foto, chi gironzola.
Ma ad un certo punto Mr. V dice a Ceres di stare attento a quello che butta giù perché si potrebbero far male….. “Si potrebbero far male!!!!” “Ma chi????” Così cominciamo a fare delle ipotesi su cosa o chi ci potrebbe essere al suo interno: Serpenti, Topi, Ratti, i Gemelli T., Rapaci, Gabbiani.….  “Cosaaa? Cosaaa?” Ma Marco non si scompone e sogghigna misterioso.
Nel frattempo Ceres durante la sua discesa butta l’occhio giù e diventa bianchissimo come non l’avevo mai visto!!! e risale immediatamente senza dire cosa è stato a turbarlo.
Allora scende Marco fin dove è arrivato Ceres ma anche lui prova a fare qualche foto a non sappiamo cosa e risale...il mistero si infittisce!!
E il turno della baronessa che scende, ma, senza scomporsi troppo, ad un certo punto decide di risalire e indovinate?? Anche lei non dice nulla!!
Adesso finalmente tocca a me. Ormai troppo incuriosita da questa grotta misteriosa comincio a scendere e subito noto che non vi era un’altra entrata dall’alto; la luce entrava…è vero!! Ma da un’altra apertura che si trovava sul fondo della grotta (ma fino a qua niente di strano… sorvolando sul fatto che Marco ci ha fatto cercare per mezz’ora qualcosa che non c’era, ma va bene ci piace anche per questo ;-)).
Continuo a scendere guardandomi attorno, aspettandomi nidi o tane di chissà che strano animale, ma non vedo assolutamente nulla. Allora mi viene suggerito di guardare in basso. Seguo il consiglio ma in apparenza anche questa volta nulla di strano e continuo a non capire (si, lo so! Sono proprio tondolona!!!), noto solo dei graziosi “passerottini “ appoggiati su dei “piccoli” massi. Comunico agli altri quello che vedo e Marco mi risponde: “No, Silvia non sono passerottini ma sono gabbiani!”  “Gabbiani!!!” Allora finalmente capii che sotto il mio sedere c’erano tanti ma tanti metri di vuoto (circa 130 ). Ma oltre un po’ di strizza durata qualche secondo, accompagnata all’adrenalina e dal tremolio delle mie gambe mi godo un altro po’ lo spettacolo dall’alto e decido anche io di risalire.
Aspettiamo Lombrellone, ormai rimasto l’unico a dover scendere e a cui tocca disarmare, e ci mettiamo di nuovo in cammino verso le macchine, ma prima foto panoramica sul cucuzzolo della montagna, attraversamento di piante MOLTO MOLTO spinose, assalto di un cane con pastore pazzo a seguito (ancora sento la sua inquietante risata alle nostre spalle!!!) ed infine visita al santuario della santuzza, la santa più speleo del paradiso.

Notizia di: La Gatta
Partecipanti: La Gatta, Mr V, Ceres, La Baronessa, Lombrellone
Foto di: Ceres

19 Marzo 2011
20 Marzo 2011

domenica 13 marzo 2011

Grotta Del Garrone : “ La Legge Dei 4 ”


Appuntamento alle 09:00 alla solita entrata dell’Università. Arrivo io per primo ma Ceres non si fa attendere. Dopo pochi minuti, circa 4, all’orizzonte si scorge un vispino rosso con sopra Lombrellone e La Gatta, carichiamo le cose e si parte alla volta di Piana degli Albanesi! Durante il tragitto scopriamo che avremmo fatto meglio a munirci di un paio di vele ed uno spinnaker visto il vento che spostava la macchina a suo piacimento! Nonostante tutto arriviamo alla Pizzuta e ci risparmiamo la “salitina” grazie al Santana di Ceres munito di marce ridotte (ma non di frecce) che sale liscio liscio fino al rifugio.


Certo, si ballava un po’, ma al contrario dei lettori Cd le jeep non hanno l’anti-shock!!! Ci vestiamo, sentendo giusto un pochino di freddo ( tipo 4°C) e dopo pochi minuti (4) siamo all’ingresso dove troviamo, colpo di scena, un noto Prof. di Matematica della Facoltà di Scienze che usciva dalla grotta. Cazzeggiamo qualche minuto con lui (4) ed entriamo… Ci fermiamo un po’ ad osservare le piante di cui parlava il Prof. di cui sopra dopo di chè cominciamo a curiosare nella grotta. Ceres controlla alcuni piccoli pozzetti per “speleo-scopi”;


Lombrellone parte per arrivare in fondo alla grotta; La gatta, in quanto felina, zompetta per la sala ed io mi blocco sul laghetto che è molto più esteso del solito causa pioggia copiosa e, a che ci sono faccio pure un po’ di foto. Ad un certo punto La gatta si chiede se ci siano Pipistrelli e tutti: “Ma no… Non credo…”Aspè…“Ce n’è uno!”   “Noooo… Un altro!”   “Talèèèè… Un altro ancora!” Alla fine ne becchiamo… 4!!!

Insomma, stiamo a curiosare tra le concrezioni  fino alle 11:30 dopo di chè usciamo, torniamo alla macchina, ci cambiamo, rimbalziamo fino ad un bar dove prendiamo il classico ed immancabile cannolo (a parte Lombrellone che giusto per gradire si prende un Campari&Vodka…) e per l’una circa siamo a casa… tutti e 4!!!


Notizia di: CCC

Foto di: CCC

Partecipanti (4): CCC, Ceres, La Gatta, Lombrellone

giovedì 3 marzo 2011

Valdesi….Armo per dumbs – 3 Marzo 2011

La nostra giornata comincia tardi, intorno alle 11. L’appuntamento e` alle pendici
della parete di Valdesi nella giornata soleggiata di giovedi (soleggiata solo prima di arrivare in parete!). I partecipanti non sono troppo numerosi (solo io, Simone e la Baronessa) e lo scopo e` praticare un po` di techniche d’armo per dumbs (ottusi). Dopo una breve introduzione teorica di Simone su armi in serie e in parallelo e dopo un panino veloce, io e Sam ci cimentiamo ad armare.
Il primo tentativo spetta a me, saliamo facilmente in arrampicata per un piccolo tratto e via con l’armo. Sotto la sapiente guida di Simone, improvviso un piccolo traverso usando appigli in naturale, vecchi spit in parete, e uno spezzoncino di corda. Mentre io procedo, seguita da Simone, Sam si esercita a smontare il traverso.
Eccoci in alto, all’attacco della palestrina speleo di Valdesi. Io e Sam armiamo rispettivamente una campata a testa. Il consiglio e` di usare tutto cio` che possiamo trovare, clessidre , spit o fix ed armare. Io comincio con un coniglio come primo attacco e fraziono con un armo in naturale su una graziosa clessidra. La lunghezza del cordino (5 metri) mi fa sudare un po` ma finalmente ce la faccio e scendo sino a terra. La corda striscia un po` in alto, ma non essendoci nulla su cui potere fare un frazionamento e visto che  non abbiamo il pianta spit, io me la cavo con poco e arrivo sino a terra. Sam invece non ha la vita facile, la sua campata e` un po` piu` articolata, con 3 frazionamenti lungo la via, ma anche lei dopo un po` di impirugghiamenti vari riesce ad armare la sua campata. Sono gia` le 4 ed e` ora di muoversi, io disarmo la mia campata, e Sam la sua, arrivati in alto decidiamo di scendere in doppia sino a terra ma, data la cartonaggine della corda, e la leggerezza del posteriore della Baronessa, il freno moschettone non scivola bene. Optiamo quindi per la discesa in doppia con tecnica speleo e giu` sino a terra. Io sistemo il materiale, Simone fila la corda e via verso le macchine, soddisfatti ma infreddoliti.

Notizia: la Riccia
Partecipanti: Simone, La Baronessa e io.